2024
Buono Postale Prescritto: Poste Italiane Condannata
Avv. Matteo Mami / 1 Commenti /Una recente sentenza ha stabilito che Poste Italiane deve rimborsare un buono postale prescritto.
Questo risultato potrebbe influenzare molti risparmiatori con buoni postali prescritti.
La sentenza ha condannato Poste Italiane per non aver fornito adeguate informazioni ai sottoscrittori dei buoni postali.
Il Caso
La ricorrente, titolare di un buono fruttifero postale del valore di 5000 euro emesso il 28 novembre 2006, ha portato Poste Italiane in giudizio.
Alla sottoscrizione del buono, non le furono fornite informazioni chiare sulla durata e sulle modalità di rimborso.
Le fu detto che il buono aveva una durata di vent’anni e non le fu consegnato alcun foglio informativo.
Nell’aprile 2022, la ricorrente ha cercato di incassare il buono presso l’ufficio postale, ma la richiesta è stata respinta a causa della prescrizione del diritto.
Dopo il rifiuto, ha presentato un reclamo all’Arbitro Bancario Finanziario, che ha respinto il ricorso.
La ricorrente ha quindi avviato una causa legale presso il Giudice di Pace di Reggio Calabria.
Il Processo e la Sentenza
Durante il processo, è emerso che il buono fruttifero postale, sottoscritto il 28 novembre 2006 per un importo di 5000 euro, aveva una scadenza a 18 mesi.
Secondo l’articolo 4 del Decreto Ministeriale del 19 dicembre 2000, i buoni fruttiferi postali devono essere liquidati, in capitale e interessi, alla scadenza prevista nel decreto di emissione.
La prescrizione del buono è quindi scaduta il 28 novembre 2017, ma la ricorrente ha richiesto la liquidazione solo nell’aprile 2022.
La ricorrente ha sostenuto di non essere stata informata adeguatamente riguardo alla data di scadenza del buono e alla mancanza di un foglio informativo.
Il Giudice ha stabilito che il diritto al risarcimento del danno inizia a decorrere dal momento in cui il danno diventa percepibile, ovvero quando Poste Italiane ha rifiutato il rimborso nell’aprile 2022.
Quindi, la prescrizione non poteva decorrere dal 2006, ma dal 2022.
Obbligo di Informazione di Poste Italiane
Il Decreto Ministeriale del 19 dicembre 2000 prescrive che, al momento della sottoscrizione di un buono fruttifero postale, deve essere consegnato un titolo e un foglio informativo contenente le caratteristiche dell’investimento.
Questo obbligo serve a garantire trasparenza e tutela per il risparmiatore, che deve poter comprendere chiaramente le caratteristiche del buono acquistato, inclusa la data di scadenza.
Poste Italiane è stata ritenuta responsabile per non aver rispettato questo obbligo informativo.
Pertanto, è stata condannata a risarcire la ricorrente con 5000 euro, corrispondenti al capitale investito, oltre agli interessi legali e alle spese di lite.
Conclusione
Questa sentenza evidenzia l’importanza dell’obbligo di informazione da parte di Poste Italiane nei confronti dei sottoscrittori di buoni postali fruttiferi.
La mancanza di informazioni chiare e complete sulla durata e sulle modalità di rimborso può portare a gravi conseguenze legali e finanziarie per l’ente emittente.
I risparmiatori con buoni postali prescritti dovrebbero verificare se le condizioni di sottoscrizione erano adeguatamente comunicate, poiché potrebbero avere diritto a un risarcimento.
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